A Torino, prima città d’Italia, Il Comune si accinge a coprire le spalle di giovani ai quali le banche fanno difficilmente credito o che, meno difficilmente, non riescono a pagare la rata del medesimo. «Il meccanismo è semplice - spiega Tricarico - noi ci facciamo garanti con le banche di questo acquisto. Se poi un giorno il giovane non riuscisse più a pagare le rate, il Comune diventa il proprietario dell’appartamento che viene poi affittato - a prezzi da alloggio popolare - a quegli stessi giovani che comunque non resteranno senza casa».
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Questa la notizia.
Oggi la seconda notizia è che tutte le domande presentate sono valide (anche perchè è sufficiente guadagnare meno di € 2.000,00 al mese e che il nucleo familiare non superi i € 37.000,00 annui) ma la copertura finanziaria serve solo per una piccola parte quindi si procederà con il sorteggio.
Su "La Stampa" cronaca di Torino di oggi c'è l'articolo con tanto di canonica intervista a una coppia che attende speranzosa.
Lui cuoco, lei lavori saltuari a ore, appena sposati.Affittano un appartamento a S.Salvario.
Penso solo io che questa iniziativa sia un pò una stronzata?
Cioè, voglio dire, molto bene che il comune incentivi l'iniziativa dei giovani e mi piace pensare a Torino come a un comune giovane però mi chiedo:ma se faccio il cuoco e la mia fidanzata non ha un lavoro fisso, ci dobbiamo per forza sposare?il "diritto a una casa" deve essere sancito dal comune?
Secondo me una casa ce l'hanno, in affitto e commisurata alle possibilità, perchè si deve per forza andare oltre?
La ragione non dice che una persona parte dal basso, fa sacrifici, tira la cinghia, migliora la propria situazione, si stabilizza e POI compra casa commisurando prestiti o mutui secondo le proprie possibilità. Altrimenti passiamo alla politica del finanziamento a tasso 0. Oggi tutti DEVONO avere Tv al plasma, navigatore, Playstation 3, i-pod, i-phone, computer portatile, il tutto in una casa di almeno 80 metri quadri possibilmente comoda al centro e magari con un pò di giardino.
Lo stesso vale per le macchine:quando ho preso la patente io, e risaliamo solo al 95, tutti usavano la macchina che c'era in casa, poteva essere la seconda e la terza. Io, che parto già da una situazione privilegiata, avevo una Tipo, poi c'erano Uno, Marbella e persino una Ritmo. Ora c'è il finanziamento e allora perchè usare la macchina che c'è quando posso comprarne subito una nuova? Perchè comprare una Panda quando posso, con solo € 100,00 in più al mese, avere una 147 1.9 M-JET?
E' la logica del subito che non funziona. Non esistono più gerarchie, sono mal digerite e accettate contro voglia. E' così strano pensare di fare il passo con la propria gamba? Dobbiamo per forza avere tutti la stessa gamba? Dove siamo, a Cuba?
Personalmente non sono d'accordo con questa iniziativa proprio per il concetto di fondo: se non ce la fai a mettere insieme la prima con la seconda parte del mese, se fai equilibrismi per superare i costi del mese, come diavolo pensi di organizzare la tua vita per i prossimi 20 anni di mutuo che devi al comune? Ma soprattutto perchè mai il comune dovrebbe dare credito così, senza meritocrazia?
E non mi venite a dire che è facile fare ragionamenti di questo tipo quando un mutuo non lo si deve chiedere, credo semplicemente che la casa è un bel traguardo per chi ci crede ma, proprio essendo un traguardo, deve essere la fine di un percorso e non l'inizio.
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1 commento:
comunismo alla torinese...
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