martedì 27 maggio 2008

SCELTE AZZURRE


Un pò di calcio, è da un pezzo che non ne scrivo e non voglio certo esimermi dal commento da bar ora che il campionato è finito e tutti attendiamo gli Europei.
Premessa d'obbligo: per i trionfali mondiali di Germania ero, alla vigilia, decisamente scettico. Un pò per scaramanzia ma soprattutto per capacità tecniche della squadra ma poi, non lo scopro io, il calcio non è una scienza esatta e Lippi ha fatto il miracolo di cementare un gruppo senza solisti che ha vissuto una consacrazione unica di alcuni dei propri componenti.
Ora non vorrei portare rogna ma per gli Europei sono molto più ottimista a meno che Donadoni all'ultimo tradisca il suo credo e rinunci alle tre punte.
Se fossi il CT manterrei il 4-3-3 per sfruttare al meglio le caratteristiche dei convocati e lo stato di grazia di Del Piero, tanto per fare il 4-4-2 ci vuole una grande ala e l'ultima grande (anzi grandissima) ala italiana è proprio Donadoni stesso.
La rosa dei convocati dell’Italia per Euro 2008:
Portieri: Buffon (Juventus), Amelia (Livorno), De Sanctis (Siviglia).
Difensori: Barzagli (Palermo), Cannavaro (Real Madrid), Chiellini (Juventus), Grosso (Lione), Materazzi (Inter), Panucci (Roma), Zambrotta (Barcellona).
Centrocampisti: Ambrosini (Milan), Aquilani (Roma), Camoranesi (Juventus), De Rossi (Roma), Gattuso (Milan), Montolivo (Fiorentina), Perrotta (Roma), Pirlo (Milan).
Attaccanti: Borriello (Genoa), Cassano (Sampdoria), Del Piero (Juventus), Di Natale (Udinese), Quagliarella(Udinese), Toni (Bayern Monaco).
Uno di questi andrà a casa, ma chi? Dura la scelta, io giocherei così:
in porta, ca va sans dire, BUFFON.
difesa: ZAMBROTTA, CANNAVARO, MATERAZZI o BARZAGLI, GROSSO.
centrocampo:AQUILANI, CAMORANESI, DE ROSSI.
attacco: DEL PIERO, CASSANO, TONI.
I perchè:
- in difesa non ho ancora deciso per uno dei centrali perchè in senso assoluto il primo da più certezze ma è meno in forma però è un giocatore che vive di motivazioni e quindi dovrebbe essere preferibile anche se il secondo è comunque un ottima scelta. Fatto salvo il capitano, credo che anche sugli esterni non ci siano dubbi, abbiamo il meglio in circolazione in quei ruoli.
- a centrocampo non si discute l'utilità di De Rossi, ci vuole Camoranesi che non amo per niente ma ha intelligenza tattica ed esperienza oltre che tecnica. Il terzo su cui puntare secondo me è Aquilani, è su di lui che la squadra deve partire. Ha tecnica, visione, gioco, è uno dei più completi in quel ruolo e giocando a tre lo preferisco a Pirlo che considero comunque una terza scelta perchè prima di lui ci metto Perrotta.
- in attacco indiscutibile Toni che può puntare dritto al titolo di capocannoniere anche qui. Donadoni sa gestire l'estro di Cassano e valorizzarlo e allora andiamo in Austria a fare anche un pò di spettacolo, non solo concretezza ma massima libertà al talento di Bari vecchia. Poi c'è Del Piero. E' sempre stato nel gruppo ma con qualcun'altro, un'altra stella, ora è il suo turno. Le doti tecniche non sono mai state in discussione, semmai il carattere nei momenti topici, ma il goal in semifinale mondiale ha spazzato via tutto, il titolo di capocannoniere in campionato è stato strameritato e premia la costanza e l'impegno di quello che prima di tutto è un grande uomo. Da tifoso credo che questo sia il SUO Europeo, quello della definitiva consacrazione e su di lui si deve puntare con tutte le forze. Per sottolineare questa responsabilità gli darei anche la maglia numero 10.

Sai chi lascerei a casa allora? Chiellini! Lo so che ora i gobbi si solleveranno in difesa del proprio eroe ma analizziamo: Borriello lo si dovrebbe portare solo per la fidanzata, Di Natale e Quagliarella sono il ricambio esatto dei due davanti. Ambrosini utilissimo, Gattuso è Gattuso, Pirlo si porta, Perrotta l'ho quasi messo tra i titolari, Montolivo può coprire più ruoli e quindi i centrocampisti ci sono tutti. Dietro ci rimane in panchina un centrale e un'esperto come Panucci che può giocare dove vuole.

Al bar i commenti...

WEEKEND FRIULANO


Lo scorso weekend sono stato in Friuli a trovare il mitico Andrea, orgoglio dell'Arma di stanza a Tarvisio.
Partenza venerdì sera, 4 uomini e una Croma.
Sabato passato in giro, tra un pò di giri di vino rosso locale alle 11,30 con gli amici di Andrea (grande amico, beve poco!) e una visita a Udine che ho trovato molto bella, con bei negozi e locali ma un pò trasandata per quanto riguarda i palazzi, specialmente quelli storici che sono lasciati un pò al loro destino.
Rientro in alta valle, riposino sul divano, doccia e via a cena all'Antica Latteria. Un posto incantevole, di quelli "che fanno un sacco Austria", con la stufona in mezzo alla sala e delle grandi vetrate che danno sulla valle circostante. La cucina tipica friulana e la buona compagnia hanno fatto il resto.
Diciamo che, tra la cena di sabato e il pranzo a casa di Andrea di domenica, ho esagerato con il "frico"! Attenzione!Non sto parlando di frico in marchigiano (bambino) ma in friulano che sta a significare un tomone che una volta ingerito assume proporzioni abnormi nello stomaco. Buonissimo però, e poi io adoro la tradizionale cucina povera delle montagne. Più o meno si fa così: si mettono a cuocere le patate con la cipolla, quando sono quasi cotte si schiacciano con la forchetta e poi si aggiunge il Montasio stagionato e fresco fino ad ottenerne una sorta di "tortone" con la consistenza della polenta più o meno.

Nella foto sono a Tarvisio, dopo cena, nella locale caserma dei Carabinieri con indosso la pettorina di Andrea...
Da segnalare, oltre al simpatico collega di servizio, la mitica "busutta" e cioè una cantina con mattoni a vista dentro la quale è stato sistemato un bancone, un tavolo con le panche e la spillatrice con la Villacher a servizio dei Carabinieri.
Ovviamente solo in una caserma dove comanda Andrea ci potrebbe essere una mini-birreria!

mercoledì 21 maggio 2008

OPINIONE PERSONALE SULL'IMMIGRAZIONE CLANDESTINA


A proposito di immigrazione clandestina, sono d'accordo anche io con Maroni e pure con Silvio (Viale s'intende! - silvioviale.blogspot.com) perchè uno stato ha il sacrosanto diritto di sapere chi va e chi viene. Le leggi ci sono e vanno rispettate, discusse semmai ma comunque applicate.
Questo clima di tolleranza assoluta che gli ultimi anni l'Italia aveva cercato di instaurare ha portato solo e soltanto intolleranza nei confronti di qualunque immigrato, clandestino o meno. Anche chi aveva posizioni molto più tolleranti si ritrova oggi a mal sopportare la multiculturalità di molte nostre città. Lo sbaglio più grande che ha fatto il governo di centrosinistra è stato quello di accogliere chiunque si presentasse senza fare distinguo o porre condizioni. La non attenzione a queste cose e la non osservanza delle leggi fa male anche, e soprattutto, a chi si guadagna da vivere onestamente ed è in regola con le leggi italiane.
Ora è venuto il momento di mettere dei paletti grandi così perchè la situazione è ai limiti della tollerabilità e smettiamola con la favola degli immigrati che vengono a "fare i lavori che gli italiani non vogliono più fare" perchè non si è ben capito a quali lavori ci si sta riferendo e soprattutto a forza di non fare i lavori sporchi la soglia di povertà ha raggiunto la classe media.
Quindi avanti Maroni! Non si può più aspettare e l'intervento dello stato deve essere deciso e tempestivo.

ATTENZIONE!PARERE DEL TUTTO PERSONALE CHE OFFENDERA' UN PO' DI BENPENSANTI. SE PROSEGUI POTRESTI TROVARTI INCAZZATO.
Discorso a parte meritano i ROM perchè non vengono in Italia a cercare lavoro, non vogliono integrarsi, hanno solo pretese ma nessun dovere e la loro attività principale è il furto.
Gli zingari, tutti, vanno esplusi immediatemente senza se e senza ma, fuori tutti e basta spendere soldi per attrezzare campi con luce, acqua e quant'altro.
Vorrei provare io ad arrivare con la mia bella roulotte, entrare in un prato di periferia e poi alzare la voce lamentando che il comune mi deve attrezzare la zona. Come minimo finirei in procura con una bella denuncia e dovrei pagare un bel pò di soldini. Tralasciando che, ovviamente, la roulotte in questione è trainata da una Mercedes Classe S 500, il che è del tutto normale no?Soprattutto confrontato al fatto che io che ho delle aziende, una solida famiglia alle spalle e quant'altro, se mi spingo un pò più in là della mia Alfa Spider mi ritrovo con le fiamme gialle che mi rivoltano casa.
Concludendo: sì all'immigrazione regolare, sì al controllo meticoloso, sì a chi lavora onestamente, sì al rispetto della legge, No a chi si intrufola, No a chi delinque, No a chi vuole imporre il proprio credo, Fanculo agli zingari.

DICHIARAZIONI DEL MINISTRO AUSTRALIANO PETER COSTELLO


Non sono contrario all´immigrazione
e non ho niente contro coloro
che cercano una vita migliore venendo in Australia.
Tuttavia ci sono questioni che coloro che recentemente
sono arrivati nel nostro paese e, a quanto sembra,
anche qualcuno dei nostri concittadini nati qui,
devono capire.
L´idea che l´Australia deve essere una comunità multiculturale è servita
soltanto a dissolvere la nostra sovranità ed il sentimento di identità
nazionale.
Come australiani, abbiamo la nostra cultura, la nostra società, la
nostra lingua ed il nostro modo di vivere.
Questa cultura è nata e cresciuta durante più di due secoli di lotte,
processi e vittorie da parte dei milioni di uomini e donne
che hanno cercato la libertà di questo paese.
Noi parliamo l´inglese,
non il libanese, l´arabo, il cinese, il giapponese, il russo o qualsiasi
altra lingua.
Perciò, se desiderate far parte della nostra società, imparate la lingua!
La maggioranza degli australiani crede in Dio. Non si tratta soltanto di
un affare privato di qualche cristiano fondamentalista di destra, ma vi
è un dato di fatto certo ed incontrovertibile: uomini e donne cristiani
hanno fondato questa nazione su principi cristiani, ed è chiaramente
documentato nella nostra storia e dovrebbe essere scritto sui muri delle
nostre scuole.

Se il nostro Dio vi offende, allora vi consiglio
di prendere in considerazione la decisione di scegliere un'altra parte
del mondo per mettere su casa, perché Dio è parte della nostra cultura.
Accetteremo le vostre opinioni religiose, e non vi faremo domande,
però daremo per scontato che anche voi accettiate le nostre e
cercherete di vivere in pace ed armonia con noi.
Se la Croce vi offende, o vi molesta, o non vi piace, allora dovrete
pensare seriamente di andarvene da qualche altra parte.
Siamo orgogliosi della nostra cultura e non pensiamo minimamente di
cambiarla, ed i problemi del vostro paese di origine non devono essere
trasferiti sul nostro.
Cercate di capire che potete praticare la vostra cultura, ma non dovete
assolutamente obbligare gli altri a farlo.
Questo è il nostro paese, la nostra terra, il nostro modo di vivere
vi offriamo la possibilità di viverci al meglio.
Ma se voi cominciate a lamentarvi, a piagnucolare, e non accettate la
nostra bandiera, il nostro giuramento, i nostri impegni, le nostre
credenze cristiane, o il nostro modo di vivere, vi dico con la massima
franchezza che potete far uso di questa nostra grande libertà di cui
godiamo in Australia: il diritto di andarvene.
Se non siete felici qui, allora andatevene.
Nessuno vi ha obbligato a venire nel nostro paese.
Voi avete chiesto di vivere qui: ed allora accettate
il paese che avete scelto. Se non lo fate, andatevene!
Vi abbiamo accolto aprendo le porte del nostro paese; se
non volete essere cittadini come tutti in questo paese, allora tornate
al paese da cui siete partiti!

Questo è il dovere di ogni nazione.

Questo è il dovere di ogni immigrante.

UN BRUTT'APPLAUSO

Dei tre minuti di silenzio osservati dai cinesi perle vittime del terremoto colpiva soprattutto una cosa: il silenzio. Nelle immagini televisive nulla sembrava poter distogliere dal loro rigore quei corpi immobili e quelle labbra serrate. Un miliardo e trecentomila persone capaci di tenere la bocca chiusa e le mani ferme per tre minuti (il totale fa 7415 anni di silenzio:praticamente un’era glaciale). Il confronto con i funerali della ragazza di Niscemi assassinata dai coetanei non avrebbe potuto essere più deprimente. Applausi scroscianti alla bara, persino durante l’esecuzione del «Silenzio» da parte di un trombettiere. L’applauso in chiesa o durante le commemorazioni negli stadi è un segnale drammatico d idecadenza, tanto più perché pochi sembrano darvi peso. E’figlio della maleducazione televisiva e desprime l’ansia di riempire un vuoto. Nelle civiltà in declino ha perso il significato originario di approvazione ed è diventato il modo di comunicare agli altri la propria esistenza. Si applaudono i morti per sentirsi vivi, senza esserlo davvero:solo dei morti viventi, infatti, possono avere tanta paura del silenzio, che li costringe a sintonizzarsi con la parte più profonda di se stessi. Ma il ribaltamento degli impulsi naturali ha trasformato il silenzio in un segnale di freddezza e l’applauso in una forma di partecipazione. I cinesi cominceranno a perdere colpi il giorno in cui scopriranno che muovere le mani e la bocca è un ottimo sistema per mettere a tacere il cuore.

da: Il Buongiorno di MASSIMO GRAMELLINI di mercoledì 21.05

lunedì 19 maggio 2008

INAUGURAZIONE TEATRO SOCIALE


Venerdì sera sono stato "all'evento" cittadino, l'inaugurazione del ricostruito Teatro Sociale.
L'idea nasce il 1 maggio del 1836, il 18 agosto 1842 viene inaugurato ufficialmente con "La straniera" di Bellini ma il 09 aprile 1972 viene distrutto da un incendio. Poi passano trentanni di polemiche e di poche cose fatte. Venerdì 16 maggio 2008 tocca a Renzo Arbore con la sua Orchestra Italiana riaprire il sipario sul tanto atteso teatro dei pinerolesi.
Certo, non una piece teatrale di altissimo livello certo, ma un uomo di spettacolo di grande capacità e un gruppo di musicisti bravissimi che hanno portato il giusto clima di festa all'evento.
Devo dire che, anche se il genere canzone napoletana non è proprio tra i miei preferiti e di molte canzoni non ho capito le parole, lo spettacolo è filato via liscio per quasi 3 ore con bis e contro bis e con la sorpresa (io in realtà lo sapevo da mio papà presente alle riunioni in comune) dell'orchestra che attacca l'inno di Pinerolo. Sorpresa ampliata anche dal fatto che buona parte del pubblico lo cantava, il che significa che non siamo rimasti una piccola tribù che parla piemontese in città.
Per quanto riguarda il teatro: per fare il perfezionista, al solito, avrei curato un pò di più le scale, almeno per l'inaugurazione, con qualche addobbo floreale e magari un guida rossa sul pavimento. Bello il foyer con il nuovo pavimento in resina. Il teatro ha un'immagine abbastanza moderna, un pò auditorium, che ha fatto storcere il naso a qualcuno, è un pochino freddo ma in compenso ha una buona acustica e soprattutto si vede molto molto bene da qualunque punto si è seduti.
Come contorno allo spettacolo, come ogni prima che si rispetti, la protesta molto civile degli ambulanti e dei "no parcheggio sotterraneo" che manifestavano prima dell'inizio.
Io ne ho approfittato anche per fare un pò di pubblice relazioni con le autorità presenti in vista dei festeggiamenti per i cento anni della mia azienda.

Ed ora, in omaggio al nuovo teatro e come auspicio per una stagione teatrale finalmente all'altezza di una città come Pinerolo, l'inno.

LA MADONINA 'D PINEREUL
I.
Lassù a l'ombra del pì bel cioché
na Madonina aié;
na Madonina che a destend le man
su la sità dij pin.
Anche se it parte e it na vade lontan
a t' resterà davsin
come la bela grassiosa sitadina
che cola Madonina
a guarda e a benedis.
RITORNELLO.
Pinereul, sitadina
che it ses tuta 'n bel soris,
con sto cel, l'aria fina
't ses per mi 'l pì bel paìs!
A guardè la colina
ij toi ort e 'l to Monvìs
tuti amis, tuti amis noi is sentoma
come feuisso 'n paradis.
II.
Lassù a l'ombra del pì bel cioché
na Madonina aiè;
e da lassù a fa pieuvi ij sò basin
su tute le masnà;
e col sò sguard d'amor anluminà
a fa fiorì ij giardin
e le montagne e ij camp e la colina
che la nostra Madonina
a guarda e a benedis.
RITORNELLO.
Pinereul, sitadina
che it ses tuta 'n bel soris,
con sto cel, l'aria fina
't ses per mi 'l pì bel paìs!
A guardè...

I CAMPIONI DELL'ITALIA SIAMO NOI!


Eh già, alla faccia di tutti i gufi, di quelli che incontrandoti ti dicevano "tanto vincete, non preoccuparti, tanti auguri!", dei "rosiconi" come dice De rossi, di chi ci pensava finiti...
SIAMO CAMPIONI D'ITALIA PER LA 16 VOLTA!
E visto che chi vince può parlare:
- Fanculo alla Roma e a De Rossi che parla di favori all'inter
- Fanculo ai gufi rossoneri e tanti auguri per la COPPA UEFA
- Fanculo a TUTTOSPORT che titola "Scudetto all'inter, sono 15". Perchè, caro il mio gobbogiornale, 15 semmai sono gli scudetti buoni di quella squadraccia con la maglia bianconera!
- Chapeau a Maicon in primis per come gioca ma soprattutto per la dichiarazione di fine gara quando fa i complimenti a tutti e poi andando via aggiunge:"De Rossi, l'hai vinto tu lo scudetto!".
- Complimenti al mito Walter Zenga che è riuscito a salvare il Catania. Personalmente avrei preferito scendesse in b ma con lui allenatore non poteva succedere. Un mito è sempre un mito.
- Grande a Roby che al fischio finale è partito da Pinerolo per andare a S.Siro a ringraziare i ragazzi e soprattutto, si sa, capitan Zanetti.

AAAAAAAH!

Tornando alla partita, sofferta nel primo tempo, giocata con ragione però, senza pungere troppo ma ben messi in campo.
Poi, nel secondo tempo, quando tutti pensano che la pazza Inter sia di nuovo tra noi, con la Roma in vantaggio a Catania e tutta l'Italia che non è a tinte nerazzurre sta gufando a più non posso, nel cielo si intravede un puntino...
sempre più grande...

sempre più vicino...
a bordo campo si toglie la pettorina ET...

magia, bordata a pelo d'erba e discorso chiuso.

Poi piattone n.°46 buttato con rabbia alle spalle di Pavarini e scudetto cucito sulla maglia giusta!
L'extraterrestre partito dalla Svezia è atterrato al momento giusto e si è ripreso tutto.
CAMPIONI D'ITALIA.

giovedì 15 maggio 2008

FACCIAMO ALL'ITALIANA

Sono proprio incazzato!
Ieri mattina sono uscito per fare un paio di cosette in giro per Pinerolo. Il tempo era bello e quindi, figurati, uso la Vespa.
L'ultima cosa che dovevo fare era un'appuntamento che sarebbe durato un'oretta. Arrivo sul posto, cerco un parcheggio per le moto perchè non sono uno da parcheggio selvaggio con lo scooter ma non c'è e allora finisco per parcheggiare vicino all'ingresso della palazzina in questione. Fila di macchine parcheggiate, spazio per passare e poi strisce pedonali con la mia amata Vespa sistemata giusto a filo tra il primo e la seconda.
Vado, torno e...CAZZO!
Qualche simpatico automobilista deve aver fatto manovra, urtato la fiancata sinistra della Vespa staccando la plastica in basso e fatta cadere sul fianco destro. Risultato? graffiato tutta la "pancia" e buona parte della fiancata con annessa vernice saltata!
Porca di una porca paletta!In 5 anni non gli avevo fatto un graffio!FANCULO! Non mi potevano che so...rubare la macchina, svaligiare l'ufficio, bocciare un furgone, spaccarmi il cellulare, qualsiasi cosa ma proprio la Vespa!
....
Oggi invece sono andato in Croce Rossa a pranzo, al solito erano in pochi e mi hanno chiesto di fare le dialisi di mezzogiorno.
12,15 carico e vado all'ospedale Agnelli di Pinerolo. Arrivo e cerco una carrozzina per portare uno dei dializzati che fatica a camminare al proprio reparto ma di carrozzine neache l'ombra. Ho dovuto cercare per tutto l'ospedale, senza trovarne, e poi rassegnarmi e aspettare che un'altra ambulanza arrivasse con un paziente e mi lasciasse la sua...ma si può?
Non basta. Dopo l'odissea carrozzina devo posare l'ambulanza per andare al reparto a prendere chi deve andare a casa ma, al solito, i giardini posteriori dell'ospedale sono piene di macchine di dottori, infermieri, gente che passa di lì, chi si infila, magazzinieri e chi più ne ha più ne metta. I parcheggi riservati alle ambulanze? Eccoli!


Alla fine, sempre perchè un'altra ambulanza se ne andata, ho potuto parcheggiare (la "mia è la seconda, quella della C.R.I.).
Ma perchè in Italia siamo così allergici alle regole più basilari? Perchè se c'è il marciapiede 30 metri più in là attraversiamo dall'aiuola? Perchè se c'è scritto riservato ambulanze ci mettiamo la nostra punto di merda? Perchè ci approfittiamo del posto disabili?

Che nervoso! Che nervoso!

IL MIO DJ PREFERITO

Ricevo oggi, e quindi pubblico, la foto del mio dj preferito in visita a Radio Deejay.
Eccolo con Chris (coppia di ferro) e un giovane DJ emergente, tale Albertino, che pare abbia agganci altolocati in quella radio.

Il DJ in questione è Davide, Davide Lasina per i frequentatori dei locali del Piemonte, mio amico di lunghissima data (dire da sempre fa un pò troppo vecchi!) e socio di serate parecchio alcooliche.


Messaggio per gli interessati: mi volete dire che sarete voi il nuovo Deejay Time?
Vaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa bene!!
Le teste continuano a muoversi....
Ciao barboni!

venerdì 9 maggio 2008

BACK TO CIBUS

Eccomi di nuovo a casa dopo le fatiche del Cibus edizione 2008. Bella fiera, al solito, con aziende di tutto rispetto e bei prodotti. Noi abbiamo fatto il nostro alla grande, con ottimo riscontro da parte del pubblico e belle basi solide per collaborazioni future, insomma le specialità piemontesi hanno conquistato Parma.
Oggi sono un pò provato, già deciso che abbandonerò l'ufficio prima. Anzi, a dire il vero non ci volevo proprio venire ma poi, chissà perchè, mi sono trovato seduto alla mia scrivania a fare 100 cose come sempre...
L'unico vero strascico fisico è la mia voce che tutte le sere si abbassava di brutto a causa del tanto parlare e, soprattutto, del polipo che mi devo far togliere da un'annetto. Ora ho deciso, chiamo il medico che mi aveva visitato (che nel frattempo è diventato primario dell'ospedale di Pinerolo) e gli chiedo in quale clinica opera. Negli ospedali pubblici ci bazzico a sufficienza quando vado in Croce Rossa.
Qualche scatto fatto in fiera...


la serietà richiesta...