giovedì 29 novembre 2007

PRIMA SCONFITTA PER GLI ORANGE

E alla fine, alla IV di campionato, l'As Rogirò cade in casa contro il Rolliers, ottima squadra, organizzata e tecnica.
Il problema in più per i padroni di casa è l'infermeria che registra il tutto esaurito: Stefano Valinotti è ancora sdraiato in un letto all'ospedale (a proposito, tanti auguri!), D'alberti ha iniziato a corricchiare sul tapis roulant e si sta impegnando nella riabilitazione, Bussi è a casa con la febbre e Solaro assente per motivi personali.
A questa rosea situazione si aggiunge sempre un Tillino al 50% che sta lentamente cercando di tornare e tiene d'occhio il ginocchio destro.
La partita la fanno gli ospiti facendo girare palla e provando a pungere ma il Rogirò è squadra abituata alla battaglia e non arretra di un metro davanti agli attacchi avversari provando a colpire l'avversario con un bel gioco di squadra.
Giustamente però arriva il vantaggio Rolliers alla fine di una bella azione conclusa con un tap-in facile facile. Il Rogirò non perde la testa e attacca con logica. Su una ripartenza Tillino subisce un fallo al limite dell'area. Lo stesso capitano mette giù il pallone e confabula con Valinotti per dedidere la punizione quando il numero 11 colpisce a giro con il mancino e infila il sette con una parabola a uscire, 1 a 1.
La partita prosegue con lo stesso motivo fino quasi alla fine della prima frazione quando ancora Valinotti scatta fulmineo ad anticipare il suo avversario diretto, dribbling secco e corsa a tutta velocità fino in porta, 2 a 1 e situazione ribaltata.
Prima della fine un ingenuo fallo di Coucourde (prestito in prova tra gli orange) regala il tiro libero del pareggio agli ospiti ma Allione si supera volando sotto l'incrocio a smanacciare.
Il secondo tempo vede il Rolliers premere al massimo e il Rogirò in evidente difficoltà a tentare di difendere il fortino ma, spingi e spingi, il 2 a 2 si materializza.
Nessun sussulto evidente fino alla fine tolto un palo dell'inesauribile Valinotti e un paio di buone azioni di Acri per gli orange e il goal partita per i bianchi torinesi.
Nel finale gli stremati pinerolesi subiscono anche l'ininfluente 2 a 4.
Partita buona per l'As Rogirò, considerate le assenze cerca di stare in campo e giocare la palla. Certo che un cambio in più avrebbe dato una mano soprattutto dietro per far tirare il fiato a Sabatino e Valinotti.
Le pagelle:
ALLIONE Paolo: 8 Concede solo un errore quando, sull'ultimo goal, gli svivola il pallone reso viscido dall'umidità. Per il resto è perfetto chiudendo di ragione e d'istinto, di classe e di fortuna. Vola all'incrocio a sventare un perfetto tiro libero in chiusura di primo tempo, esce con coraggio tra i piedi degli avversari in più occasioni, risponde con un disarmante istinto a una palla che cambia direzione rimbalzando in mischia. E' lui a tenere in partita i suoi ed è uno di quelli che sono sempre pronti a chiamare la squadra, se il "nemico" avanza lui tiene ferme le truppe. BUGIA NEN.
SABATINO Marco: 7 Prova di grande cuore per l'esperto difensore. Capisce subito che è una serata di patimenti essendo l'unico difensore di ruolo e si piazza dietro in marcatura e in raddoppio. Nel secondo tempo libera un paio di volte senza badare troppo alla forma ma dando sempre grande sostanza. Meriterebbe un pò di riposo ma la panchina corta gli chiede di stringere i denti e non mollare l'ottima punta avversaria per tutta la gara evitando di fatto le incursioni che tanti goal gli hanno valso. A DENTI STRETTI.
GIOANETTI Angelo: 5 Non riesce mai a incidere, non è in serata e non fa nulla per rialzarsi. Gli viene chiesta una partita di sacrificio defilato sulla destra ma l'esterno avversario ha un'altro passo e lui fatica tremendamente. In più le partite di lotta non sono fatte per i talentini, specialmente per uno che è abituato a giocare in punta di penna, e le sue giocate si riduco in maniera esponenziale. Nel secondo tempo rimane spesso seduto ma quando entra non riesce a incidere come vorrebbe. Peccato perchè un lampo "alla Gioa" stasera sarebbe davvero servita. LUCE SPENTA.
COUCOURDE Cristian: 6,5 E' la novità della serata perchè l'infortunio di Stefano Valinotti costringe gli orange a guardarsi intorno e allora spazio a questo centrocampista in prestito. Ci mette un pò a prendere le misure e nel primo tempo fa un pò di confusione prendendosela senza motivo con l'arbitro. Meglio nel secondo quando supporta le indubbie doti sulla corsa con qualche buon spunto palla al piede e con dei recuperi interessanti. Sbaglia però a non far girare di più il pallone e non premiare i movimenti di Acri. Nel complesso una gara discreta ma deve cercare di giocare di più per la squadra. RODAGGIO.
ACRI Massimiliano: 6 Serata difficile per il bomber, pochi palloni dalle sue parti e avversari che raddoppiano sempre la marcatura non fidandosi della sua astuzia sotto porta. Nel primo tempo prova a far salire la squadra, si appoggia, gioca di sponda, prende falli ma non trova lo spazio per colpire. Meglio nel secondo quando cerca inserimenti e si muove in continuazione ma non viene premiato dai compagni che ritardano troppo nel consegnargli il pallone. La sua pericolosità è inalterata ma serve qualcuno a centrocampo che innesti la miccia. SOLITARIO.
TILLINO Giacomo: 6 E' in ritardo di condizione e si vede. Il recupero procede e questo era uno di quei test che lo confermano perchè partita vera, di fisico. Lui non si tira indietro, nel primo tempo arretra sulla sinistra, fa girare palla provando a innestare Acri e Valinotti. Nel secondo si piazza in prima linea tentando il pressing sul portatore e giocando bene da prima punta facendo da perno per gli inserimenti dei compagni. Certo è ancora troppo lento e la voglia di fare non sempre sopperisce al ritardo rispetto ai compagni ma la strada sembra essere quella giusta. LENTA RISALITA.
VALINOTTI Maurizio: 8 Grande prova del numero 11, una delle migliori partite degli ultimi tempi. E' in crescendo, in ottima forma e gioca con testa. Obbligato a giocare in difesa a causa delle assenze, gioca una partita perfetta marcando con efficacia e ripartendo a mille all'ora come in occasione del magnifico secondo goal. In più ci mette la ciliegina della punizione che dà il vantaggio ai suoi e comanda la squadra chiamandola e incitandola durante tutto la partita. Si è scrollato di dosso 10 anni e quando gioca in questo modo è di grandissima utilità anche se l'assenza di cambi non gli consente di attaccare come vorrebbe. TIRATO A LUCIDO.

RICHIESTA


Ancora una cosa a proposito della "linea Rom" l'ho trovata sul blog di Marco Mazzoli, è una petizione contro sto schifo. Il link l'ho messo, per chi volesse leggere di più l'indirizzo è: www.marcomazzoli.it e www.petitiononline.com/07101977/petition.html

mercoledì 28 novembre 2007

MI AVETE PRESO PER UN COGLIONE?MA NO SEI UN EROE!


Banfi Presenta "L'allenatore nel pallone 2"
C'è grande attesa attorno a "L'allenatore nel pallone 2" di Sergio Martino che segna dopo 23 anni il ritorno al cinema di Lino Banfi. La data di uscita prevista è l'11 gennaio 2008. "Questo film farà bene al calcio, in questo momento sarà come una pillola di buonumore". Lo ha detto Banfi presentando alle 30esime Giornate professionali di cinema la pellicola. Nel cast ci sono campioni come Totti, Toni, Del Piero e Materazzi.

UN MIO PARERE?


Un mio parere? Davvero? Lo posso dire? Non è politicamente scorretto?
Guarda che lo dico eh?
Guarda che se va avanti lo dico che questo stronzo nella foto merita la pena di morte.
E poi, vedi un pò, dico anche che sono delle merde:
- i legislatori che permettono che succedano delle cose del genere
- i giudici che fanno diventare il nostro paese lo zimbello di tutto il mondo
- Alessio Sundas che lucra sulla disgrazia di 4 famiglie
- tutti i commerciantii che proporranno questo schifo nel proprio negozio
- tutti i proprietari di discoteche che ospiteranno questo delinquente nel proprio locale.

Siete tutti degli stronzi!
Se poi salta fuori qualcuno che dice che contetillino.blogspot.com fa un discorso razzista nei confronti dei Rom lo voglio tranquillizzare subito, è vero!
Non ho mai creduto nell'integrazione di una popolazione che non vuole integrarsi, che se ne frega delle regole altrui perchè già non ne ha di sue, che ruba, che crede che le donne siano merce, che non ha rispetto per niente e per nessuno.
FANCULO! Si Fanculo ai Rom e a tutti quelli che permettono che stiamo nel nostro paese.

Ultima cosa: parte oggi la campagna "MANDA A FANCULO IL NEGOZIO". Chiunque passando vedesse nella vetrina di un negozio la "linea Rom" è invitato a entrare nel negozio stesso e mandare a fanculo il complice dell'assassino.

PICCOLO CORSO PER DIVENTARE FAMOSO






"Una linea d'abbigliamento, un profumo, nuovi prodotti da lanciare con un testimonial e per farlo è stato scelto il ragazzo romeno che alla guida ubriaco ha investito e ucciso quattro ragazzi. Un orologio è già stato messo in vendita on line su ebay a 159 euro, dietro c'è la sua immagine. L'asta è cominciata due giorni fa e scadrà il 6 dicembre. Alessio Sundas, l'agente pubblicitario che promuove la nuova "Linearom" ha detto che «è colpa dei giornalisti se Ahmetovic è diventato una star». «La mia - ha ribadito - è una scommessa. Quella di fare di un assassino, di cui comunque non sono stato il complice, una star. Non me ne vergogno, è il mio lavoro». Secondo il suo agente pubblicitario, Ahmetovic è testimonial di una nuova linea commerciale, con compensi mai precisati (50 mila, 300 mila euro o forse più). "
E fin qui la cronaca.
Dunque ricapitoliamo...
ti piacciono le cose che vedi nelle foto in alto? Sì? Vorresti anche tu salutare Costantino Vitagliano abbracciandolo come un vecchio amico, strizzare l'occhio a Lele Mora mentre dai una palpatina alle chiappe di Alessia Fabiani nel privè del Pineta?
Basta poco! Che ce vò? Diceva Giobbe.
Il trucco è:
sedersi in un bar.
Bere un coca e havana, un gin lemon, un daiquiri, un vodka pommes, un bloody mary, un angelo azzurro, una caipirinha, e un whisky liscio.
Ripetere l'intera operazione per 3 volte.
Mettersi al volante di un furgone del 22 ovviamente ricordandosi di non aver fatto il collaudo.
Investire uccidendoli quattro ragazzini e distruggere la vita delle loro famiglie.
FATTO? BENE!
A questo punto ti verrà data una stanza in un residence dove mentre prendi il sole e ti rilassi, un pagliaccio di giudice farà trascorrere i termini e il tuo marchio verrà publicizzato, sponsorizzato, spinto. E tu avrai serate, soldi, donne e fama!
Che figata! Che bel paese! Evviva i Rom!

martedì 13 novembre 2007

DUBBI SUL MIO GINOCCHIO DESTRO


E ora? Il ginocchio spesso mi fa male, specialmente in certi movimenti, e sicuramente non mi da un senso di stabilità ma nel contempo ierisera ho giocato, a basso ritmo certo, ma senza grossi problemi.
L'ortopedico mi aveva consigliato di provare a potenziare la muscolatura e poi valutare il da farsi ma i primi tentativi sono falliti miseramente: corsa interrotta alla terza seduta per una buchetta che mi ha riportato all'inizio con dolori vari. Spinnig peggio ancora con dolori abbastanza forti e gonfiore violento dopo circa 20 minuti.
Ora, passati ormai 5 mesi dall'infortunio, mi sembra di riuscire a giochicchiare e i dubbi sull'operazione si fanno di volta in volta più grandi.
Non voglio dire che l'ortopedico non mi sia sembrato serio o poco preparato, anzi, mi ha fatto un'ottima impressione ma questi sviluppi rimettetono in piedi un pò di ragionamenti.
Ho fatto una ricerca su internet e per "lesione intrasinoviale" si intende una rottura interna del legamento. In pratica è integra solo la guaina esterna del legamento stesso che però non ha nessuna funzione e quindi equipara questa lesione alla rottura completa del legamento crociato anteriore.
Proprio ora, a parziale smentita di quello che ho appena scritto, un semplice movimento laterale sotto la scrivania mi ha fatto saltare sulla sedia.
Boh? Il dubbio c'è...
Dovrei sentire un altro ortopedico? Due pareri meglio di uno? operarmi subito così mi tolgo il problema? attendere ancora un pò e riprovare con una terapia riabilitativa?
Consigli??

SQUADRA DE PANZA, SQUADRA DE SOSTANZA

L'antico adagio ancora una volta si è rivelato esatto perchè l'AS Rogirò ha infilato la terza vittoria consegutiva in altrettante gare e accarezza la vetta della classifica superando il Flynet per 10 a 2.
Durante la fase di riscaldamento i presagi erano sinistri perchè mentre i padroni di casa apparivano tutti in ritardo di preparazione, acciaccati e caciaroni, gli ospiti si presentavano concentrati, in forma e con tanto di fidanzate supporter.
Una sfida generazionale insomma tra nativi degli anni 70 e quelli figli delli 80 ma, si sa, il calcio non è una scienza esatta e così il Flynet gioca bene a calcio e ha buone individualità mentre il Rogirò è squadra e gioca molto bene a calcetto. La differenza salta agli occhi perchè gli orange difendono con ordine, consci dei propri limiti, e ripartono con efficacia lasciando gli avversari ad affannarsi e controllando da grande squadra.
La novità è vedere nuovamente capitan Tillino a centrocampo a tirare la monetina con l'arbitro, affiancato dal talento Gioanetti e coperto dalla linea difensiva Sabatino - Bussi, Allione è l'estremo come al solito.
Il Rogirò prova a fare la partita ma non riesce a sfondare e così il Flynet con un ottima ripartenza infila i padroni di casa, 0 a 1. Non passano due minuti che su un'altra azione in velocità i bianchi raddoppiano ed è 0 a 2.
Una doppietta che avrebbe steso molte squadre ma non l'esperta compagine orange che, inserito Acri al posto di Tillino che non deve scherzare troppo con il proprio ginocchio, e Maurizio Valinotti per Gioanetti, trova immediatamente l'1 a 2 proprio con Acri lesto ad anticipare tutti con un tap-in ravvicinato su corner di Valinotti.
Palla al centro e Acri fa il bis. Valinotti ruba palla a proprio avversario, scarica su Acri, doppio passo a saltare il proprio marcatore e tocco vellutato a superare il portiere in disperata uscita. Ma la furia del numero 9 non è ancora finita perchè tre minuti dopo riceve palla decentrato sulla sinistra, guarda il portiere e lo fulmina con un missile dalla distanza che si infila sotto l'incrocio, 3 a 2.
Il primo tempo si chiude con una perla di Gioanetti che inventa un diagonale da posizione impossibile che si appoggia morbido sul palo lontano e si insacca dolcemente, 4 a 2.
Nel secondo tempo i padroni di casa gestiscono bene il vantaggio andando a segno ancora con Acri, 2 volte con Sabatino, una con Valinotti e una, nel finale, con Tillino che infila di punta il portiere in uscita su assist di Gioanetti e può esultare per il goal liberatorio.
Le pagelle:
ALLIONE Paolo: 7 Sicuro, reattivo, presente. Chiama i suoi, li vuole "sul pezzo", teme cali di concentrazione ma quando il pallone arriva dalle sue parti finisce sempre tra le sue mani. Sventa diverse palle goal e sfodera un'istinto felino nel secondo tempo quando smanaccia in angolo un pallone che schizza tra le gambe e gli sbuca davanti. E' in grande forma, sicuramente uno dei migliori portieri del campionato. PORTA CHIUSA A DOPPIA MANDATA.
BUSSI Pietro: 6,5 Presenza silenziosa da ultimo baluardo. Si piazza davanti ad Allione e prende in consegna la punta avversaria. La marcatura è asfissiante, rude quando serve, ma sempre corretta ed efficace. Grande presenza in campo, si integra perfettamente con Sabatino che, libero da impegni in marcatura, può provare le famose sortite offensive sapendo che il proprio compagno è lì dove dovrebbe essere. LINEA GUSTAV. (per chi non sa cerchi su wikipedia)
SABATINO Marco: 7 Difende con ordine e riparte come ai vecchi tempi. E' il difensore più atipico che esista perchè sa quando è ora di starsene buono buono al fianco di Bussi e quando invece suonare la carica con percussioni decise. La tecnica e la facilità di corsa gli agevolano il compito regalandogli una meritata doppietta. Una delle pietre miliari del Rogirò e un numero, il suo 5, sul quale scommettere sempre. CAVALLO DI RAZZA.
GIOANETTI Angelo: 6,5 Alla soglia dei 32 non cambierà più, ma forse ci piace proprio per questo. Inizia provando a stare largo ma i risultati stentano ad arrivare, esce, sembra essersi smarrito ma poi rientra e inventa dal niente un goal favoloso. Nel secondo tempo si sacrifica per la squadra aiutando spesso sulla linea difensiva e percorrendo molte volte la fascia destra, trova anche un'altra giocata "alla Gioa" ma il palo gli nega la doppietta. E' il talentino della squadra e vive il suo ruolo fino in fondo alternando monenti di smarrimento a giocate in punta di penna. GIGI MERONI.
ACRI Massimiliano: 9 Semplicemente perfetto. Entra e risolve la partita. I primi quattro palloni che tocca valgono una tripletta e un assist per il goal di Gioanetti. Devastante se li si lascia un metro, furbo, opportunista come solo le grandi punte, a volte sembra prenderci gusto a scherzare al gatto e al topo con il proprio marcatore. Stasera mostra tutto il repertorio: di destro, di sinistro, di fino e di potenza. E' una pedina fondamentale là davanti e invecchiando migliora pure. BARBARESCO DEL '72.
TILLINO Giacomo: 6 Più di stima che di gioco. Prova a giocare nonostante il legamento rotto, i compagni lo aiutano. Dopo qualche minuto si scrolla di dosso la paura e prova a smistare palloni per gli inserimenti dei compagni, prova anche qualche conclusione ma la potenza non c'è. Gioca a spizzichi, come è giusto, ma Gioanetti nel finale gli regala un pallone che non si può sbagliare mettendolo a tu per tu con il portiere e lui scarica in fondo al sacco tutti i patimenti di questi mesi proprio con il ginocchio fuori uso. FUORI DAL TUNNEL.
VALINOTTI Maurizio: 7 Gioca un gran primo tempo mandando in tilt gli avversari con inserimenti alla massima velocità e percussioni che sanno far molto male. Nel secondo arretra un pò perdendo di efficacia ma in compenso chiude bene in fase difensiva e realizza un meritato goal. La corsa lo supporta alla grande ed è l'unico che possiede un cambio di ritmo importante che sfrutta al meglio cercando con intelligenza gli assist per i compagni. Offre gli assist per 2 dei 4 goal di Acri e, finalmente, ci mette anche testa nell'amministrare. MATURATO E PRONTO.

lunedì 12 novembre 2007

IL ROGIRO STASERA TORNA IN CAMPO



Dopo la brillante vittoria di venerdì della quale non posso riferire perchè ero impegnato a Giaveno con l'anteprima Natale in negozio, stasera l'AS Rogirò fa l'esordio stagionale in casa. Ore 21,30 al Portico di Sam.
Della partita di venerdì, che ha consegnato la seconda vittoria agli orange in altrettante gare, vanno agli archivi una doppietta di un ritrovato Gioanetti e un goal a testa per Sabatino, Solaro, Valinotti e Corongiu.
Mauri via sms mi scrive: "Abbiamo di nuovo vinto, 6 a 4! Ma stavolta con una prestazione da squadra matura e navigata. Pronti via 2 a 0 per noi, abbiamo amministrato fino al 6 a 2 e nei minuti finali li abbiamo lasciati sfogare".
Stasera vado anche io e provo.
Lo so che è una cazzata e che con un legamento crociato rotto dovrei starmene a casa con la coperta sulle gambe e il telecomando di Sky in mano ma è più forte di me! Vado un pò prima, provo a corricchiare, a calciare qualche pallone e, se non fa troppo male e la partita va bene, entrare qualche minuto. Speriamo bene.
Appuntamento a domani per la prima cronaca stagionale, i voti e la situazione del mio ginocchio destro.

Nelle foto:
Inter - CSKA Mosca del 07.07 con me e Roby a godere delle magie di Ibra dalla tribuna centrale del secondo anello...

THE UNTOUCHABLES



Sabato siamo andati a cena per il compleanno di Roby.
Appuntamento alle 21 al ristorante-pizzeria Ponte Nuovo di Bibiana, io sono arrivato verso le 22 perchè c'era l'anteprima Natale a Castelnuovo Scrivia.
Premessa: abbiamo anche mangiato bene solo che quando sono arrivato io non avevano ancora ordinato e il primo antipasto è arrivato verso le 23:15. Tempo di arrivare alla torta si è fatta mezzanotte e mezza! A parte il disguido che abbiamo dovuto affrontare annaffiando per bene con un buon bianco e osservando Sola finire birre medie al colpo come ai vecchi tempi, la serata è andata molto bene e anche Roby è ufficialmente nel club dei trentenni.
La serata è proseguita a Cuneo visto che Davide suonava lì.
Nella foto si può notare un notevole parallelismo...

mercoledì 7 novembre 2007

2 CANNE IN CAMBIO DI 4 ANNI DI CARCERE

Il fatto: (tratto da lastampa.it)
Per capire il perché è necessario raccontare che cosa è accaduto a Torino. Nebil, domenica sera, è a Porta Palazzo, zona multietnica. È in strada e passeggia col cellulare all’orecchio. Una pattuglia della polizia in servizio antidroga lo scorge e trova il suo atteggiamento sospetto. Lo segue. Tenere sotto osservazione il marocchino è una buona mossa perché dopo qualche minuto a Nebil si avvicina un italiano in bici. Un rapido sguardo circospetto e nelle mani del ragazzo spunta una banconota che Nebil è lesto a intascare restituendo in cambio tre «pezzi» di hashish.
Una tipica cessione di droga, frequente nelle metropoli. La polizia aspetta che il ragazzo si allontani e lo ferma. L’italiano indica Nebil. Il marocchino, che si è spostato di poco dal luogo dello scambio, è arrestato con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti.
«Ho una figlia»
Nebil non sembra preoccupato. D’altra parte per lui non è una novità visto che ha alle spalle altri precedenti. Sarà forse per questo che ieri mattina, quando arriva davanti al giudice Odilia Meroni al processo per direttissima, crede di cavarsela con poche parole: «Ho una figlia di 5 anni e una convivente che mi aspetta a casa...». Pensa forse di uscire presto di prigione. E così la pensa anche il suo avvocato. Invece la pubblica accusa, Cosimo Maggiore, chiede per il marocchino Nebil una stangata.
La legge Fini-Giovanardi ha infatti equiparato le droghe leggere a quelle pesanti. La pena prevista va dai 6 ai 20 anni. A pesare sulla situazione, inoltre, ci sono i precedenti di Nebil: negli ultimi 5 anni il marocchino ha collezionato una condanna definitiva a 8 mesi per droga e resistenza a pubblico ufficiale (stesso reato e quindi recidiva specifica) e una pena inflitta in primo grado per rapina. Il che - come si dice in gergo - non permette al giudice di considerare «le attenuanti generiche prevalenti sull’aggravante della recidiva». In soldoni: niente riduzioni. Il passato di Nebil costa caro al marocchino: sei anni e tre mesi che diminuiti di un terzo per la direttissima (automatismo previsto dalla legge per chi sceglie riti alternativi facendo in questo modo risparmiare tempo e denaro alla giustizia), vale appunto quattro anni e due mesi.
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Oggi tutti i giornali e i tg raccontano la storia del povero marocchino perseguitato dalla giustizia che si becca quattro anni di carcere per aver ceduto 1 grammo di hascish.
Ora, se è vero che la giustizia italiana è una farsa ridicola che dà 6 anni a un bastardo che uccide investendoli 4 ragazzini in motorino e gli viene pure concessa la condizionale in modo che possa fare il divo della tv, è altresì vero che questo spacciava e non era la prima volta. Il gentiluomo aveva ricevuto una condanna per droga, resistenza a pubblico ufficiale e pure una bella rapina.
Ma, con il solito buonismo all'italiana, l'opinione pubblica non pensa che questa dovrebbe essere la prima di una serie di condanne esemplari che riportino un pò di legalità in un paese che sta implodendo ma pensa al povero immigrato che, in preda alla disperazione, incontra clienti con i quali si era accordato per l'incontro e, massima delle disgrazie, finisce in carcere nonostante spacciasse solo un paio di canne.
Beh, io credo sia ora di finirla. Le pene devono essere esemplari, il rigore deve tornare a essere rigore e le regole tornare a essere fondamenti da rispettare e non ostacoli da aggirare.
Penso inoltre che, anche se in senso assoluto è difficile pensare di equiparare l'hascish alla cocaina, sia giusto equiparare le droghe leggere a quelle pesanti per far capire a tutti, specialmente ai più giovani, quanto sia sbagliata quella strada e quanto c'è la necessità di stare lontani da qualsiasi tipo di droga. Questa strada, purtroppo, è percorribile soltanto tramite una repressione a tolleranza zero perchè i consumatori devono avere il terrore di essere presi e gli spacciatori la certezza di farsi almeno 4 anni di carcere.
Insomma, concludendo, credo che l'opinione pubblica dovrebbe premere affinche le pene fossero sempre così esemplari e non preoccuparsi che Mohammed Nebil si faccia o meno 4 anni nelle patrie galere.

E' UFFICIALE: LA PUNTO DI GIOA HA CEDUTO


Eh sì, la telefonata tanto pronosticata è arrivata ieri sera verso le 19:00. "Oh...la Punto mi ha lasciato in mezzo a Torino. Sarà partita la frizione...".
Per chi conosce le condizioni della macchina di Gioa non sarà un roba tanto strana. La cosa strana è che oggi il "Rosina della Val Lemina" varcherà la soglia di un concessionario Fiat per uscire solo quando avrà messo la sua firmetta su di un contratto che lo lega a una Panda multijet.
Tutto dovevo ancora vedere nella vita ma Gioa che cambia la macchina...

lunedì 5 novembre 2007

ANCORA QUALCHE FOTO


DA TROSSIERI ALLA CROISETTE






Giovedì era festa e allora, dopo una visita al cimitero con mia mamma, siamo partiti in direzione Perrero, nello specifico in località Trossieri, ridente borgata residenza invernale della famiglia Bocco.
Nonostante una qualche difficoltà della mia Spider ad affrontare lo sterrato, siamo arrivati e ci siamo attivati.
Gioa e Fabio al taglio legna, Maria e Silvia al taglio castagne, la mamma di Fabio ha portato di tutto da mangiare, la "giovane" marmotta Trumbe al fuoco coadiuvato dal fuochista Bussi. Io? Coordinamento, ca va sans dire.
Bella giornata, buone le castagne, bella la compagnia.
Venerdì mattina si torna in ufficio alla faccia del ponte ma venerdì pomeriggio abbiamo la necessità di scaldarci un pò le ossa e allora tutti pronti e verso le 17 stiamo già salendo il col di tenda, Golf al comando e Spider al seguito.
La serata prevede cena e tour dei locali di Cannes.
Cena ok, 4 You benissimo al solito e...stop! Franci apre la crisi dopo prima di entrare al new cat (ex Cat Corner) e così abbandoniamo. Gli altri arrivano in ordine e in condizioni sparse: Prima Silvia e Peo. Poi Gioa e Trumbe, verso le 5,30 e urlando come dei pazzi e poi Camu, non si sa a che ora, senza chiavi, un peux burrè, costretto ad arrampicarsi per entrare a casa sua.
Sabato tranquillo di sole in piscina, struscio delle cinque in rue d'Antibes, aperitivo al Bar au Vin (consigliatissimo vintage bar) e splendida cena a casa con Peo e Silvia a contendersi la palma del miglior pesce.
Domenica ancora piscina e poi rientro in tempo per il big match.
Nelle foto notare Gioa che, riguardandosi, dice di sembrare ET dalla pancia che ha sviluppato...ma quando uno ha classe!
Un tempo meraviglioso in Cote d'Azur, abbondantemente sopra i 20 gradi, e le nostre solite cazzate hanno reso il rientro in ufficio di stamattina molto molto meno duro.

CAZZATE A RAFFICA...PERO' E' UN BEL RAGAZZO!




Già, è proprio lui, il tecnico più glamour d'Europa, il più bello, il più desiderato, l'inappuntabile, il pettinatissimo, il mister Roberto Mancini! Tutte doti che sicuramente farebbero la fortuna di una starletta televisiva ma su un campo di calcio servirebbero di più i cappellini di lana del mitico sor Carlè.
Ieri, per non perdere la sua superbia, ha schierato un centrocampo di terzini. Ma attenzione! Non perchè lo ritenesse più adatto all'avversario o al match, no!Solamente per poter dire (sperava): "ho battuto la Juve schierando 3 terzini a centrocampo, sono io il più grande".
Che poi non è neanche malaccio come allentore, nel senso che la squadra la mette anche in campo con senso e sa trattare i giocatori, è quando cambia qualcosa che non riesce a leggere la partita. La qualità del grande allenatore salta fuori lì. Con gli undici titolari è tutto ok ma un qualsiasi imprevisto fa saltare il banco.
Detto del nostro condottiero zoppicante pensiamo alla partita.
Juve quadrata, ben messa in campo da Ranieri e determinata allo sgambetto alla capolista. Inter decisamente superiore negli uomini ma che paga tremendamente l'assenza di un ragionatore a centrocampo e fa capire quanto è utile Stankovic.
Personalmente mi è piaciuto Chivu che è stato preciso nell'anticipo e attento in copertura. Cambiasso che si è dovuto sobbarcare tutto il peso del centrocampo facendosi una personale Turin Marathon. Samuel che sta giocando a livelli eccelsi da molte partite alla faccia di chi diceva che con tutte le assenze l'Inter sarebbe dovuta tornare sul mercato per trovare un buon difensore. Bene fino a che ha potuto sua maestà Luis Figo che ha cercato di accendere la luce con la sua immensa classe. E poi ovviamente lui, el jardinero, l'unico inimitabile grande Julio Ricardo che segna un gran goal, gioca di sponda, corre e quando Mancini lo toglie non si scompone, non lo manda a quel paese, non va in conferenza stampa a gridare allo scandalo, semplicemente gli si avvicina, sorride e gli stringe la mano...campione vero.
Ibra pessimo, Cesar aveva trovato la sua dimensione quale riserva nel Livorno, Maicon non spinge preoccupato dal fatto che Dead Man Walking Pavel Nevded possa fargli male. Nelle condizioni in cui versa il biondo centrocampista è più probabile che Samuel faccia una tripletta!
Nella Juve mi è piaciuto molto Palladino, ragazzo dai grandi numeri e dal grande futuro sul quale la Juve può puntare forte per diversi anni. Nocerino corre come un pazzo ma non mi sembra un ira di Dio. Disastro Del Piero che non capisco con che faccia possa ancora lamentarsi quando si siede. Trezeguet probabilmente era all'Hennesy.
Insomma si poteva vincere sta partita ma affrontare una squadra che pensa di potersi vendicare e che soffre dannatamente il complesso di (netta) inferiorità regalandogli il centrocampo mi sembra francamente troppo.
Comunque la classifica è lì a testimoniare dove dobbiamo stare, 1 punto va bene, andiamo avanti per la nostra strada e non pensiamo alla gobba.