giovedì 29 gennaio 2009

GIORNI DI SCELTE



Giorni di scelte questi, di strade da imboccare o meno e, in qualche modo, scelte di vita. Oddio, non è una scelta tipo rimanere o partire in giro per il mondo dimenticando quello che c'è qui ma comunque, per come sono fatto io che non partirei mai così a cazzo, è una scelta importante che se fatta segnerà almeno i prossimi 5 anni in modo davvero pesante.
E qui apro una parentesi sui viaggi, sulle partenze e sui cambiamenti di vita. Guardo e leggo con ammirazione chi si mette in gioco e parte alla scoperta di luoghi lontani, si cimenta con culture molto lontane dalla nostra e vive in prima persona situazioni che ti aprono la mente ma per contro penso che certe volte una scelta in qualche modo rivoluzionaria nasconde la voglia di scappare. Attenzione però, la voglia di scappare credo che ci sia in ognuno di noi però spesso il partire significa abbandonare impegni, responsabilità e aspettative di chi chi probabilmente ha lavorato a lungo per far sì che il nostro oggi sia migliore del suo ieri e questo non mi pare poi così corretto.
Ma torniamo a me che tanto non parto.
La scelta che mi si prospetta è di tipo lavorativo. Non vado oltre perchè la trattativa è agli albori e non vorrei sbilanciarmi ma ieri c'è stato l'incontro nel quale abbiamo stipulato l'incontro di massima, messo le basi sulle quali costruire il rapporto. Ora tocca mettere in piedi il progettone complessivo e far lavorare i consulenti per la parte contabile. Posso solo anticipare che sarà un grande passo avanti per la mia azienda ma molto molto impegnativo a livello personale.
Poi poi...
Altra nuova in vista? Si, immobiliare.
Ho visto un appartamentino che mi piace. Oddio, adesso non è proprio un appartamentino ma piuttosto un rettangolo senza finestre, una sorta di casa molto carina senza soffitto senza cucina, non si poteva entrarci dentro perchè non c'era il pavimento, però può diventare bella. O almeno credo.
La posizione è di quelle che più centrale non si può, a Pinerolo ca va sans dire.
L'idea è quella di acquistarla, studiarmela per bene, farci fare i lavori con tutta calma, seguendoli passo passo personalmente e cercando le soluzioni che più mi piacciono. Poi, una volta che sarà perfetta, andarci ad abitare e quando le esigenze cambieranno o semplicemente vorrò più metri, affittarla ammobiliata.
Alle prossime per le nuove...

giovedì 22 gennaio 2009

HO BISOGNO DI PAROLE NUOVE



SCOPRI LE DIFFERENZE....



L'altra sera mi sono messo nel letto, coperta e orecchio attento ad ascoltare il discorso di insediamento di Obama.
Grande intervento, grande presenza, piglio deciso e idee chiare.
Ho sentito parlare di forze delle idee che supera di molto quella imposta con le armi, ho sentito di far funzionare le aziende con l'energia prodotta dal sole, dal vento, dall'acqua. Non disprezzo per qualcuno ma volontà di guardare avanti, coraggio e ambizione di un uomo di 48 anni che è al vertice del mondo consapevole dell'importanza delle sue scelte e con la voglia di portare avanti il proprio paese. Ha offerto aiuto a chiunque ne avesse bisogno nel mondo ma nel rispetto delle regole americane, ha offerto una speranza al suo popolo cosciente che sono tempi difficili ma deciso a superarli.
Poi vedo Napolitano.
Io non riesco più a sentirlo il nostro presidente, mi dà fastidio, mi urta solo sentirne la voce.
Io ho bisogno di sentire parole nuove, idee concrete, sviluppo, ecologia, etica. Devo poter pensare che io, la mia azienda e il Presidente siamo sulla stessa barca e remiamo insieme per il bene comune ognuno con il remo che ha a disposizione. Devo sentirmi rappresentato. Sono orgoglioso di essere italiano ma non posso pensare di essere rappresentato nel mondo da un uomo nato nel 1925. Con tutto il rispetto per gli anziani che stimo e apprezzo oltremodo e con tutta l'esperienza di un uomo che ha attraversato due secoli di politica, di cosa volete che parli un uomo di 84 anni? Del passato.Non può parlare di un futuro che non vedrà, non ha l'apertura mentale per cercare soluzioni innovative, non ha la forza e il carisma di uno che ha esattamente 36 anni meno di lui. Parla di patria, di ricordo di quanti anni sofferto per le perdite nella grande guerra, parla di crisi del '29, di grande rispetto tra le forze politiche, di un'Italia che non esiste più.
Non dico che sia colpa di Napolitano, cosa deve dire? E' il sistema italiano che non funziona. Abbiamo la classe politica più vecchia del mondo. Berlusconi ha 73 anni, Veltroni era la novità...ha 54 anni!Paolo Bonaiuti, portavoce del governo, è nato nel 1940.
Oggi parlare di una classe dirigente che sia nata dopo il 1960 è un'eresia, sono giovani, non hanno esperienza. L'esatto opposto di quello che succede nelle aziende. Io penso che non si debba "bruciare" un giovane, è giusto fare esperienza però poi è altrettanto giusto dare la possibilità di essere protagonista in un età in cui un uomo è al massimo delle proprie capacità e cioè in quella fascia che va dai 45 ai 50 anni.
Quindi basta, basta! Sono nauseato dalle cazzate trite e ritrite che continuano a ripetere da anni...ho bisogno di aria, di parole nuove.

martedì 20 gennaio 2009

VORREI AVERLO IO UNO COSI'

«Da tutta questa storia ho imparato quello che mi dà soddisfazione è come qui a Milano tutti mi vogliono bene. Tutti mi sono stati vicini. I compagni di squadra mi hanno aiutato a prendere la decisione giusta. Non voglio niente, voglio stare in un posto dove le persone mi stimano. È una scelta che ho fatto io».



Queste le parole di Kakà, che dire? CHAPEAU!
E' uno dei pochi personaggi che ammiro nel calcio, uno di quelli che appartengono alla categoria dei Del Piero, Buffon, Maldini, Zanetti, di quelli per cui conta ancora essere un uomo prima di tutto.
E la vorrei io una bandiera del genere con i colori nerazzurri addosso, uno che pensa con il cuore, con la testa e non solo con il conto in banca.
Attenzione, non è che al Milan gli diano quattro spiccioli ma gli arabi lo coprivano d'oro. Quindi i milanisti lo portino in trionfo, la società lo riconosca come vero simbolo e capitano del dopo Maldini e il movimento calcio italiano lo consideri un esempio.
Io, da interista, queste gioie non le ho mai. Io ho avuto Ronaldo che è scappato di notte come un ladro, ho avuto Vieri che ha solo cambiato sponda della città.

giovedì 8 gennaio 2009

duemilanove...è ora di riprendere le buone abitudini

E rieccomi qui, davanti al video con la mela, che scrivo sul blog dopo quasi 2 mesi di silenzio. 2 mesi sono tanti in generale, figuriamoci su internet e il mio blog è come quelle soffitte polverose che decidi che è ora di rimettere in sesto, pulire, metterci un bel tappeto, una lampada e un divanone per guardarci le partite con gli amici.
Si, è vero, è stato un periodo di stralavoro e fortunatamente alla mia azienda la crisi è scivolata di fianco senza quasi toccarla ma comunque un momento per scrivere su qualcosa c'era. Mancava però quel guizzo a ripartire, quella spinta che solitamente ti porta a pensare che il nuovo anno sarà migliore, darà più soddisfazioni e novità positive. Ancora oggi sono un pò scettico sui miglioramenti che mi porterà il 2009 ma da qualche parte bisogna cominciare no? Certo, peggio del 2008 sono certo non si possa fare: anno iniziato male, continuato peggio e finito di merda.
Le mie nuove?
Ho ricominciato a correre!L'ernia del disco maledetta sembra un pò curata e così mi sono armato di pazienza e i-pod e, sfidando i ghiacci, sono andato al parco olimpico.
Grande notizia anche in vista di un mio (tanto sperato) ritorno ai campi con la mitica maglia arancione numero dieci ma parzialmente demolita da una partita a bowling in cui la mia schiena ha ricominciato a farsi sentire. Pazienza, sta partita non la mollo e il rientro in campionato lo farò comunque, prima o dopo. Anche perchè c'è aria di ultima spiaggia, gli stimoli stanno venendo meno, gli impegni aumentano e la carta d'identità pure e ho come l'impressione che l'AS Rogirò abbia l'obbiettivo di chiudere al meglio questo campionato e salutare, come i grandi tenori quando cantano l'Aida per l'ultima volta e poi appendono l'ugola al chiodo.
Altre nuove?
Sì, andrò a girare in pista a Varano, vicino Parma, in un evento organizzato da Alfa Romeo. Una prima parte di teoria e poi 2 sessioni di prove libere con la propria macchina. (www.varano.it). Se mi vedrete girare sempre con la Smart vuol dire che ho tirato troppo una staccata...
Per ora tutto qui.
SEE YOU.