martedì 20 gennaio 2009

VORREI AVERLO IO UNO COSI'

«Da tutta questa storia ho imparato quello che mi dà soddisfazione è come qui a Milano tutti mi vogliono bene. Tutti mi sono stati vicini. I compagni di squadra mi hanno aiutato a prendere la decisione giusta. Non voglio niente, voglio stare in un posto dove le persone mi stimano. È una scelta che ho fatto io».



Queste le parole di Kakà, che dire? CHAPEAU!
E' uno dei pochi personaggi che ammiro nel calcio, uno di quelli che appartengono alla categoria dei Del Piero, Buffon, Maldini, Zanetti, di quelli per cui conta ancora essere un uomo prima di tutto.
E la vorrei io una bandiera del genere con i colori nerazzurri addosso, uno che pensa con il cuore, con la testa e non solo con il conto in banca.
Attenzione, non è che al Milan gli diano quattro spiccioli ma gli arabi lo coprivano d'oro. Quindi i milanisti lo portino in trionfo, la società lo riconosca come vero simbolo e capitano del dopo Maldini e il movimento calcio italiano lo consideri un esempio.
Io, da interista, queste gioie non le ho mai. Io ho avuto Ronaldo che è scappato di notte come un ladro, ho avuto Vieri che ha solo cambiato sponda della città.

1 commento:

Anonimo ha detto...

sono d'accordo,un giocatore fantastico,una bella persona....ma se l'avesse chiamato il Real al posto di una squadretta di bassa classifica?