
SCOPRI LE DIFFERENZE....

L'altra sera mi sono messo nel letto, coperta e orecchio attento ad ascoltare il discorso di insediamento di Obama.
Grande intervento, grande presenza, piglio deciso e idee chiare.
Ho sentito parlare di forze delle idee che supera di molto quella imposta con le armi, ho sentito di far funzionare le aziende con l'energia prodotta dal sole, dal vento, dall'acqua. Non disprezzo per qualcuno ma volontà di guardare avanti, coraggio e ambizione di un uomo di 48 anni che è al vertice del mondo consapevole dell'importanza delle sue scelte e con la voglia di portare avanti il proprio paese. Ha offerto aiuto a chiunque ne avesse bisogno nel mondo ma nel rispetto delle regole americane, ha offerto una speranza al suo popolo cosciente che sono tempi difficili ma deciso a superarli.
Poi vedo Napolitano.
Io non riesco più a sentirlo il nostro presidente, mi dà fastidio, mi urta solo sentirne la voce.
Io ho bisogno di sentire parole nuove, idee concrete, sviluppo, ecologia, etica. Devo poter pensare che io, la mia azienda e il Presidente siamo sulla stessa barca e remiamo insieme per il bene comune ognuno con il remo che ha a disposizione. Devo sentirmi rappresentato. Sono orgoglioso di essere italiano ma non posso pensare di essere rappresentato nel mondo da un uomo nato nel 1925. Con tutto il rispetto per gli anziani che stimo e apprezzo oltremodo e con tutta l'esperienza di un uomo che ha attraversato due secoli di politica, di cosa volete che parli un uomo di 84 anni? Del passato.Non può parlare di un futuro che non vedrà, non ha l'apertura mentale per cercare soluzioni innovative, non ha la forza e il carisma di uno che ha esattamente 36 anni meno di lui. Parla di patria, di ricordo di quanti anni sofferto per le perdite nella grande guerra, parla di crisi del '29, di grande rispetto tra le forze politiche, di un'Italia che non esiste più.
Non dico che sia colpa di Napolitano, cosa deve dire? E' il sistema italiano che non funziona. Abbiamo la classe politica più vecchia del mondo. Berlusconi ha 73 anni, Veltroni era la novità...ha 54 anni!Paolo Bonaiuti, portavoce del governo, è nato nel 1940.
Oggi parlare di una classe dirigente che sia nata dopo il 1960 è un'eresia, sono giovani, non hanno esperienza. L'esatto opposto di quello che succede nelle aziende. Io penso che non si debba "bruciare" un giovane, è giusto fare esperienza però poi è altrettanto giusto dare la possibilità di essere protagonista in un età in cui un uomo è al massimo delle proprie capacità e cioè in quella fascia che va dai 45 ai 50 anni.
Quindi basta, basta! Sono nauseato dalle cazzate trite e ritrite che continuano a ripetere da anni...ho bisogno di aria, di parole nuove.
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