lunedì 29 settembre 2008

"LA SCELTA" di Bruno Ferrero

Un uomo si sentiva perennemente oppresso dalle difficoltà della vita e se ne lamentò con un famoso maestro di spirito.
"Non ce la faccio più! Questa vita mi è insopportabile".
Il maestro prese una manciata di cenere e la lasciò cadere in un bicchiere pieno di limpida acqua da bere che aveva sul tavolo, dicendo:
"Queste sono le tue sofferenze".
Tuttta l'acqua del bicchiere s'intorbidì e s'insudiciò.
Il maestro la buttò via.
Il maestro prese un'altra manciata di cenere, identica alla precedente, la fece vedere all'uomo, poi si affacciò alla finestra e la buttò nel mare.
La cenere si disperse in un attimo e il mare rimase esattamente com'era prima.
"Vedi?" spiegò il maestro. "Ogni giorni devi decidere se essere un bicchiere d'acqua o il mare".

Troppi cuori piccoli, troppi animi esitanti, troppe menti ristrette e braccia rattrappite. Una delle mancanze più serie del nostro tempo è il coraggio. Non la stupida spavalderia, la temerarietà incosciente, ma il vero coraggio che di fronte ad ogni problema fa dire tranquillamente:
"Da qualche parte certamente c'è una soluzione ed io la troverò".

5 commenti:

Anonimo ha detto...

e tu cosa sei? un bicchiere d'acqua o il mare?
tu ce l'hai quel coraggio che pensi manchi nel mondo e nelle persone di oggi?

Anonimo ha detto...

mah...me lo chiedo spesso.
A dire la verità quello che pensa manchi il coraggio nel mondo e nelle persone di oggi è Bruno Ferrero, del quale io mi sono limitato a citare alcuni versi.
Non ho ancora capito bene a che punto sto io, probabilmente sono un laghetto di montagna: non così piccolo da farsi intorpidire del tutto ma non così grande da restare immune.

Anonimo ha detto...

Secondo me dipende sempre e solo dalle situazioni ... Fossimo sempre Mare la vita sarebbe alquanto monotona ...

kay ha detto...

il problema invece è quando si rimane sempre e solo bicchiere...
o peggio ancora quando non si fa una scelta proprio per mancanza di coraggio,nascondendosi magari dietro la maschera dell'indecisione o peggio ancora della paura

Anonimo ha detto...

Chi è totalmente immune da tutto è probabilmente privo della profondità sufficiente per capire e farsi toccare da ciò che succede.
Perciò penso che chi è sempre mare pecchi di superficialità, mentre chi è sempre bicchiere denoti fragilità e mancanza di autostima. Tutti siamo stati a volte l'uno e a volte l'altro, a seconda delle persone e delle situazioni con cui ci trovavamo ad avere a che fare. C'est la vie.