
VENEZIA
È morta la 16enne di Rovigo che era entrata in coma dopo aver assunto droga ad un party notturno sulla spiaggia del Lido di Venezia. Lo conferma la questura di Venezia. La 16enne era arrivata in gravissime condizioni nel nosocomio nel primo mattino.
C’erano 100mila persone ieri sera ad assistere allo spettacolo pirotecnico della tradizionale festa del Redentore e come da usanza, in molti, forse duemila la scorsa notte, soprattutto giovani, si sono ritrovati in spiaggia per assistere all’alba . Tra loro anche la 16enne, che avrebbe assunto insieme ad amici della droga acquistata sulla spiaggia. Poi il malore. In corso le indagini della polizia di Venezia per verificare l’accaduto e rintracciare il pusher.
tratto da LA STAMPA del 21.07
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E siamo di nuovo qui a cercare di capire, a fare demagogismo o a generalizzare su una generazione ma il punto è un'altro. Fatto salvo che dispiace per una ragazzina di 16 che muore, in qualunque circostanza muoia, per i genitori che vivranno con questa disperazione dentro, per gli amici che dovranno crearsi una vita considerando sempre questo vuoto che probabilmente non sanno spiegarsi perchè quando la morte ti arriva così vicina non sai mai come comportarti, rimane il fatto.
Rimane che uno a 16 anni, benchè ragazzino e coglione, è perfettamente in grado di giudicare e soprattutto è perfettamente in grado di dire di no. Io li ho avuti 16 anni e in quel periodo ero in collegio, uno di quelli "bene", uno di quelli in cui gli alunni arrivano da famiglie con cognomi famosi, cognomi da giornali e che hanno tanti, tantissimi, troppi soldi in tasca e una gran voglia di fare una cazzata però coca & company le ho sapute rifiutare e mica mi sento superman per questo. Non sono mai stato un virtuoso, non ho qualità particolari, semplicemente ho 31 anni e non ho mai, MAI, assunto nessun tipo di droga. E' così strano? Ultimamente sembra di sì, sembra che farsi una riga di coca sia diventato una cosa normale e non una scappatoia da deboli, un passpartout da gente che non ha il carattere e la capacità di affrontare il bene e il male della vita.
Questa ragazzina è una cogliona che ha voluto giocare alla roulette russa e non ha vinto, non riesco ad avere pena. Cordoglio per chi rimane sì, pena per chi se ne va volontariamente no. Ora la giustizia faccia il suo corso, ma lo faccia davvero. Tolleranza zero verso pusher ma soprattutto verso i consumatori che vanno bacchettati forte, punizioni esemplari e pene pecuniarie da capogiro altrimenti evitiamo di scandalizzarci e fare i titoloni quando, tra poco, conteremo un'altro morto.
1 commento:
Caro salutista
Ciò che davvero è penoso sono il tuo moralismo idiota e la tua (probabile) disinformazione in materia.
L'alterazione consapevole degli stati di coscienza, da perseguirsi con tutte le precauzioni del caso, è esperienza di vita a tutti gli effetti, potenzialmente benefica. La massima "droga=scappatoia per sfigati" è un'equazione culturalmente circoscritta al tuo (purtroppo nostro) mondo occidentale... per favore, non si faccia di tutta l'erba un fascio, e soprattutto: IN TEMA DI DROGHE LA POLITICA DOVREBBE AGIRE SULLA BASE DI UNA RAZIONALITA' ORIENTATA ALLO SCOPO (la minimizzazione del danno) E NON ORIENTATA AL VALORE (la droga è il male). Discorsi come i tuoi uccidono più della metilendiossimetanfetamina in sè. Cerchiamo di capire un pochino di più le dinamiche sociali prima di sparare giudizi affrettati..
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