
Eccomi al resoconto del weekend lungo in terra sarda.
Partenza giovedì pomeriggio accompagnato da un tiepido sole che aveva preso il posto della pioggia caduta al mattino e che aveva causato non pochi improperi da parte mia.
Come sempre parto giusto, non sono uno di quelli che si organizzano per tempo, preparano, caricano, pianifico. Alle 16 ero ancora tranquillamente in ufficio. Alle 16,30 ho preparato la borsa, fatto il pieno e lasciato Pinerolo verso le cinque meno dieci.
Fino a Genova tutto tranquillo con sosta caffè in autogrill e traffico regolare. A Genova, maledetta, il solito caos!Anzi non il solito caos, proprio un delirio. Ho passato 60 km a sorpassare in mezzo due colonne di macchine ferme o che avanzavano a passo d'uomo facendo attenzione a che nessuno avesse la brillante idea di cambiare corsia. La cosa mi ha rallentato un bel pò la tabella di marcia e così, dopo un'ulteriore sosta idraulico-benzinaia, ho puntato diretto il porto di Livorno.
Eccomi! Livorno...porto...Moby...imbarco per Olbia...colonna abilmente saltata...biglietto...ma il ragazzo dell'imbarco mi guarda perlesso. "Qui siamo a Livorno!". E io: "Sì, allora?". "Allora tu hai la nave da Piombino stonato!".
Cazzo!E adesso?Arrivare in tempo neanche a parlane, tocca andare a mendicare negli uffici Moby. La faccia di circostanza, e 90 € di gentile contributo, fanno sì che a 5 minuti dall'imbarco mi facciano il cambio biglietto. Piccolo particolare, sulla MIA nave partita da Piombino avevo la cabina e avevo fatto pure il pistino per averla con la finestra mentre qui di cabine manco l'ombra e quindi buttata la giacca da moto per terra ho fatto la mia prima traversata da profugo. Mica male l'esperienza, un pò francescana, abbandono i miei beni materiali...
Puntualizzazione. Non è che mi sia rimbambito di colpo, oddio un pò sì, è che mia mamma mi ha fatto due palle sul fatto che sarei arrivato domenica sera alle 22 a LIVORNO, che di notte in moto da LIVORNO, che partendo da LIVORNO c'è traffico, di fermarmi a dormire a LIVORNO...va beh...cosi...
In Sardegna tutto bene, spero solo che non possiedano autovelox o similari oppure che, per oculata scelta turistica, evitino di mandare in giro pattuglie di uomini con pantaloni a strisce rosse perchè ho abbastanza esagerato con le curve, con le velocità, con la 131. Insomma dai e dai arrivo al momento del ritorno.
Restringo la sintesi ai momenti salienti perchè il nuovo casino è dietro l'angolo.
Arrivo a Golfo Aranci con i soliti minuti contati e avendo fatto gli ultimi 100 km senza scendere mai sotto i 210 km/h. e mi accorgo che la gomma dietro è un pò in difficoltà.Conscio delle mie grandi capacità meccaniche mi dico che una volta arrivato a Livorno si vedrà.
Traversata tranquilla a parte l'aria condizionata a palla che mi ha regalato un mal di gola che credo mi porterò avanti ancora un paio di giorni.
Scendo a Livorno con gli altri motociclisti che guardano perlessi la mia gomma posteriore e imbocco l'autostrada. La mia conclusione, da scafato meccanico, è di proseguire per un pò abbassando la velocità e vedere come va, come si dice? Se sei incerto tieni aperto!
Passati 50 km mi fermo a far benzina e la mia ruota peggiora: battistrada sparito da ormai 200 km e tele della gomma in bella vista in tutta la parte centrale della gomma. Il che è anche interessante perchè non avevo idea che fosse fatta così però mi lascia un pò così riguardo la proseguzione del mio viaggio verso casa.
Dopo altri 50 km decido che non si può proprio proseguire e così esco dall'autoroute ed entro in La Spezia dove trovo un hotel per la notte. Colpo di coda di sfiga? L'hotel in cui mi fermo è un onesto 3 stelle, il che va benissimo, ma il gentile portiere di notte guardandomi un pò schifato per la mia giacca da motociclista mi fa:" Abbiamo solo più una camera". "Perfetto!La prendo.". E lui, "molto bene, è la Suite!".Regolare, 120 €.
Il mattino dopo mi faccio indicare un gommista e attendo che mi faccia il lavoro. L'attesa prospettata era di un'oretta così guardo l'orologio...no!CAZZO! Dimenticato orologio e cellulare in hotel. Moto ferma così mi faccio una sana passeggiata mattutina e torno all'hotel prima che la cameriera del piano ritenga che un Breitling e un BlackBerry siano una giusta mancia per il suo lavoro.
Torno nuovamente dal gommista dove mi aspetta un simpatico esborso di 350 € e prendo l'autostrada direzione casa.
Quindi, cara Angelica, nel complesso però mi sono divertito ma soprattutto mi sono rilassato che è già una gran cosa di questi tempi. Capace che al più presto ci torni in cerca di un pò di relax, così stacco dal quotidiano che diventa ogni giorno più pesante.
3 commenti:
potrebbe interessare...
ma dai la ricorderai come una cosa che ti ha divertito..del resto se tutto fila sempre liscio che divertimento c'è, anche nella vita piu' è complicato e piano d'imprevisti piu' è intrigante...mio caro jack
guarda quando si parla di "gomme" a me fa sempre piacere
Posta un commento