

Offerto un asilo occupato alla Mamre: “Non se ne vanno e noi rinunciamo”.
Non capita a tutte le suore di finire in un sito come www.tuttosquat.net. Ma come ci è entrata, suor Giuliana Galli dal sito degli squatter è anche velocemente uscita. Indenne.L’associazione da anni lavora nel campo della salute mentale offrendo sostegno psicologico, interventi di psicoterapia e consulenze etnopsichiatriche alla popolazione immigrata (adulti, famiglie, adolescenti e bambini), sempre con la presenza di mediatori culturali. Ma da tempo la sede è diventata troppo stretta. «Da anni chiediamo al Comune di darci uno spazio», racconta Francesca Vallarino Gancia. «Cinque mesi fa circa, esasperati, siamo tornati alla carica: gli assessori Viano e Tricarico ci hanno offerto come unica possibilità via Alessandria 12». Solo che c’è un problema: la struttura è in mano agli squatter, è l’«Asilo», storica occupazione torinese.
---------------------DA "LA STAMPA-cronaca di Torino" 01.10.09-----
Stamattina, come tutte le mattine con un cappuccino davanti seduto a un tavolo del Gio's bar, leggevo La Stampa cronaca di Torino e mi sono già dovuto incazzare di prima mattina per questo articolo.
L'eterno discorso torna ancora una volta e allora voglio delle spiegazioni. Perchè un'associazione che si occupa di cose importanti, di sostegno psicolologico, gestito dalle suore, non può utilizzare una struttura di proprietà del comune?Perchè continuiamo ad accettare i posti "occupati"??
Occupati da chi?E con quale diritto?
Non discuto le finalità del centro sociale, o forse si, però non è questo il punto. Se si vuole fare una vera azione sociale si presenta un progetto, lo si sostiene, ed eventualmente si chiede aiuto alle istituzioni. Se il progetto è veramente valido il comune non avrà problemi a destinare un locale dove poterlo sviluppare altrimenti non occupi un cazzo!
E' ora di finirla con questa tolleranza ad ogni costo! Ma insomma! Danno un locale a una suora che però ci trova dentro un gruppo di fattoni che hanno occupato e deve andare lei a dire che rinuncia alla struttura perchè a paura delle rivendicazioni?
Ma stiamo scherzando?
Il comune è proprietario, il comune regolarizza la vicenda con tutti gli strumenti a disposizione. Se poi non si riesce a passare per le vie della legalità allora servono interventi drastici per liberare senza discussione i locali. Serve l'esercito? perfetto! Almeno lo utilizzeremo per qualcosa di utile.
Ora basta!